amazzonia

Negli ultimi sei anni, per soddisfare la fame di carne del mondo, sono stati abbattuti 800 milioni di alberi

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La tribù aborigena degli Jagalingou in Australia, le comunità indigene delle Filippine e dell’Amazzonia brasiliana e colombiana. Un articolo di DW ha raccontato come questi gruppi stanno lottando per la conservazione dei loro territori. In tutto il mondo, le popolazioni indigene devono lottare per i loro diritti fondamentali. La difesa dei loro diritti coincide con una migliore protezione dell'ambiente e del clima. Sebbene però siano considerate custodi delle risorse naturali, le tribù indigene spesso devono affrontare repressioni, discriminazioni e razzismo di massa. E pagano con la vita. Tra il 2012 e il 2021, gruppi e organizzazioni per i diritti umani hanno documentato la morte di oltre 1.700 difensori dell'ambiente e delle loro terre in circa 60 paesi. Secondo i dati pubblicati dall'organizzazione ambientalista e per i diritti umani Global Witness, oltre il 35% delle persone uccise erano indigeni. Al centro dei conflitti ci sono spesso grandi proge...

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L'era del riscaldamento globale è finita ed "è arrivata l'era dell'ebollizione globale", a dirlo il Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres. “Il cambiamento climatico è qui. È terrificante. Ed è solo l'inizio", ha detto Guterres. “È ancora possibile limitare l'aumento della temperatura globale a 1,5°C [rispetto ai livelli pre-industriali] ed evitare il peggio del cambiamento climatico. Ma solo con un'azione climatica immediata". Le parole di Guterres sono arrivate ​​dopo che gli scienziati del clima hanno confermato che le ultime tre settimane sono state le più calde da quando sono rilevate e che luglio è sulla buona strada per essere il mese più caldo mai registrato. I fenomeni meteorologici estremi che stanno colpendo tutto il Mediterraneo, sempre più caldo, gli incendi e cosa non stiamo facendo per prevenirli. Se avevamo bisogno di ulteriori manifestaz...

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Più del 30% dell’attuale superficie totale dell’Ecuador è stata impattata dall’attività umana, e gran parte di questa perdita è avvenuta a spese della foresta amazzonica, questo il riassunto di un lungo rapporto prodotto dalle ONG ambientaliste ecuadoriane EcoCiencia e MapBiomas Ecuador insieme ad altri ricercatori indipendenti. La ricerca registra anche la riduzione dei ghiacciai e i cambiamenti della copertura del suolo innescati dall’espansione di attività capitalistiche come l’agricoltura, la silvicoltura e l’estrazione mineraria e petrolifera che hanno interessato il Paese dalla costa alle Ande. I ricercatori hanno analizzato e confrontato le immagini satellitari scattate tra il 1985 e il 2022, constatando che l’Ecuador ha perso 1,16 milioni di ettari di copertura naturale del suolo durante questo periodo. Per comprendere l’ordine di grandezza, si tratta di un’area grande un po’ più dell...

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La deforestazione nell’Amazzonia brasiliana sta scendendo per l’ottavo mese consecutivo. I dati, pubblicati dall’Istituto nazionale di ricerca spaziale (INPE) del Brasile, evidenziano come a novembre il disboscamento sia stato pari a 201 chilometri quadrati, con una perdita cumulativa che negli ultimi 12 mesi ammonta a 5.206 chilometri quadrati, il 51% in meno rispetto alla cifra annotata durante lo scorso anno nello stesso periodo. Da gennaio 2023 la deforestazione ha raggiunto i 4.977 chilometri quadrati, segnando una riduzione importante rispetto allo scorso anno. Certo, la superficie di foresta continua quindi a diminuire, ancora preda di aziende del legname e delle materie prime che la abbattono, ma il ritmo è fortemente sceso grazie alle nuove misure di protezione messe in campo dal governo brasiliano, primo passo verso un’inversione di tendenza che ora appare possibile; anche alla luce dell’impegno del presidente Lula di stroncare del tutto le...

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