Biodiversità
Il testo è stato finalizzato nella Ocean Literacy World Conference organizzata dal Gruppo Prada in collaborazione con la Commissione Oceanografica Intergovernativa (COI) dell’UNESCO
Solo conoscendo il mare è possibile proteggerlo. Per questo, il 7 giugno, a Venezia, i delegati delle Nazioni Unite si riuniranno assieme agli esperti del settore nella Ocean Literacy World Conference con l’obiettivo di portare l’educazione all’oceano nei programmi scolastici dei Paesi membri. Un passo fondamentale di un percorso iniziato oltre dieci anni fa, come spiega a Open l’oceanografa Francesca Santoro, responsabile delle attività di educazione all’oceano per la Commissione Oceanografica Intergovernativa (IOC) dell’UNESCO
Mentre complessivamente nel mondo la superficie delle foreste continua progressivamente a ridursi, in Italia essa cresce senza soluzione di continuità sin dalla fine della Seconda guerra mondiale. Lo ha fatto registrando addirittura un ampliamento del 28% nel trentennio compreso tra il 1985 e il 2015, in cui è passata da 8,7 a 11,1 milioni di ettari. L’Italia risulta così il secondo Paese europeo – preceduto soltanto dalla Spagna – per copertura forestale. Gli ettari di foreste gestite in maniera sostenibile in Italia sono peraltro saliti a quota 980mila nel 2023, con un incremento del +5,9% rispetto all’anno precedente. Come dimostrano le statistiche di Fao-Unep, attualmente la superficie delle foreste nel mondo è pari a un totale di 41 miliardi di ettari, rappresentando il 31% delle terre emerse e contando circa 60mila specie di alberi. Il 54,1% di essa è localizzata tra Stati Uniti, Canada, Brasile, Russia e Cina. Nel globo, negli ult...
Venerdì 1 marzo un gruppo di scienziati facente capo all’Acquario del New England ha avvistato al largo delle coste del Massachusetts un esemplare di balena grigia, specie che si credeva estinta nell’Oceano Atlantico da oltre 200 anni. L’avvistamento è stato accolto con grandissimo stupore dal team di ricercatori, che subito dopo il ritrovamento, scettici di quanto avevano visto, hanno continuato a monitorare l’area per essere sicuri di non avere preso un abbaglio. La balena grigia è infatti una specie tipica dell’Oceano Pacifico, che ha smesso di abitare le acque dell’Atlantico nel XVIII secolo. Il ritrovamento, tuttavia, lungi dall’essere una buona notizia, ha fatto pensare al team di scienziati inizialmente entusiasta della scoperta, che possa starsi registrando un cambio delle rotte migratorie a causa del cambiamento climatico. La balena è stata avvistata a circa 30 miglia (l’equivalente di 48 chilometri) a sud dal...
In Kenya, nel bacino del Nilo, gli agricoltori del villaggio di Sitati stanno sviluppando progetti agroforestali in sostituzione delle più diffuse monocolture di canna da zucchero. L’obiettivo è quello di rivitalizzare i terreni, diversificare le diete e i redditi e aumentare i livelli d’acqua da cui dipendono molti animali. Nascono così delle “foreste alimentari”, le quali attraggono una serie di animali selvatici – come la tartaruga nubiana a conchiglia in pericolo di estinzione – e riqualificano le zone umide e i sistemi fluviali. La tecnica, in particolare, cambia il modo con cui la comunità gestisce l’agricoltura e l’ambiente, prevedendo la consociazione tra diverse colture alimentari – come cereali, frutteti, ortaggi, tuberi – ed erbe e alberi non produttivi. Frequente, ad esempio, un mix di colture quali banana, patata dolce, ibisco, papaya, avocado, peperoncino che crescono tra alberi selvatici nati...