ambiente

Il round-up settimanale sulla crisi climatica e i dati sui livelli di anidride carbonica nell'atmosfera. Le colonne di trattori che hanno bloccato in queste settimane le strade di Francia e Germania non sono una novità. Sono solo l’ultima ondata di una protesta crescente da parte degli agricoltori europei contro alcune decisioni da parte di governi nazionali ed europei per proteggere la natura dall’inquinamento generato dalla produzione agricola e dall’allevamento. Per alcuni di loro, già in difficoltà per la crisi energetica e le conseguenze della pandemia, pagare tasse più alte per l’inquinamento prodotto, è insostenibile. Altri affermano di sentirsi sovraccaricati dalla burocrazia e di essere inascoltati e incompresi dagli abitanti delle città che mangiano il cibo che coltivano senza sapere da dove provenga. Nei giganti agricoli come i Paesi Bassi e la Francia, gli agricoltori hanno espresso frustrazione per la pres...

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Il round-up settimanale sulla crisi climatica e i dati sui livelli di anidride carbonica nell'atmosfera. I paesi europei devono porre fine alla repressione e alla criminalizzazione delle proteste pacifiche per il clima e agire con urgenza per ridurre le emissioni in linea con l'accordo di Parigi del 2015 per limitare il riscaldamento globale a 1,5°C, ha dichiarato il relatore speciale delle Nazioni Unite sui difensori dell'ambiente, Michel Forst. Al termine di un'indagine durata un anno, che ha compreso la raccolta di prove da diversi paesi europei, Forst ha dichiarato che la repressione subita dagli attivisti ambientali pacifici nel mondo rappresenta una grave minaccia per la democrazia e i diritti umani. Tutti gli Stati coinvolti dall’indagine dell’esperto ONU sui difensori dell’ambiente hanno aderito alla Convenzione di Aarhus, secondo la quale la protesta ambientale pacifica è un esercizio legittimo del diritto del pubblico a partecipare...

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Il round-up settimanale sulla crisi climatica e i dati sui livelli di anidride carbonica nell'atmosfera. Qual è il futuro del pianeta? In che direzione sta andando il riscaldamento globale? C’è speranza per evitare il peggio? Siamo ancora in tempo per fermare l’aumento delle temperature? Sta facendo molto discutere un sondaggio del Guardian che ha chiesto a 380 scienziati climatici del Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (IPCC) cosa prevedono per il futuro del nostro pianeta. Secondo la maggior parte degli esperti contattati, entro il 2100 le temperature globali saliranno di almeno 2,5°C rispetto ai livelli pre-industriali, quasi la metà un riscaldamento globale di 3°C, mentre appena il 6% ritiene che il limite di 1,5°C concordato con l’accordo di Parigi nel 2015. Il limite di 1,5°C è stato indicato dalla comunità internazionale come soglia oltre la quale non andare per evitare...

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Il round-up settimanale sulla crisi climatica e i dati sui livelli di anidride carbonica nell'atmosfera. Il 2023 sarà ricordato come l’anno più caldo di sempre, l’anno degli eventi meteorologici estremi, delle ondate di calore, della siccità, degli incendi devastanti, delle alluvioni, l’anno della criminalizzazione degli attivisti climatici e di una delle Conferenza delle Nazioni Unite sul Clima più controverse di sempre che ha portato all’inizio della fine dell’era dei combustibili fossili, senza tuttavia mettere nero su bianco la loro eliminazione graduale.  L’accordo raggiunto alla COP28 e il nostro futuro All'inizio del 2023, l’Agenzia Internazionale dell'Energia (IEA) ha parlato per la prima volta di superamento del picco del consumo di petrolio, gas e carbone prima del 2030. “Non è una questione di ‘se’, ma di ‘quanto presto’ - e prima avviene, meglio è...

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Cosa ne sarà del Green Deal alla luce dei risultati delle elezioni europee del 9 giugno? È quello che si stanno chiedendo in molti tra esperti, attivisti e cittadini preoccupati dall’avanzata dei partiti di estrema destra in Francia e in Germania e dalla contrazione dei consensi per i Verdi che nel 2019 erano stati la quarta forza nel Parlamento Europeo, trainati anche dalla spinta propulsiva dei Fridays for Future e degli scioperi per il clima degli studenti. All’epoca la neoeletta presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, dichiarava agli eurodeputati: “Se c'è un settore in cui il mondo ha bisogno della nostra leadership, è quello della protezione del clima... Non abbiamo un minuto da perdere. Quanto più velocemente l'Europa si muoverà, tanto maggiore sarà il vantaggio per i nostri cittadini, la nostra competitività e la nostra prosperità”. “Clima: il 2019 è stato l’anno d...

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