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Il gruppo Stellantis preme l’acceleratore sull’auto elettrica e si allea con la cinese Leapmotor. In attesa di capire quali saranno le conseguenze del confronto-scontro dei giorni scorsi fra Carlos Tavares, ceo del gruppo europeo di cui fanno parte 14 marchi fra i quali Fiat, Jeep, DS, Peugeot, Citroen, e i parlamentari durante l’audizione in Commissione industria (sul tavolo il calo di volumi produttivi in Italia, il ricorso alla cassa integrazione, il calo delle immatricolazioni e i dubbi sugli impegni futuri del gruppo nel nostro Paese), la strategia di Stellantis sull’auto elettrica low cost prosegue spedita. E con il debutto di due modelli elettrici, il suv C10 e la city car T03, la joint-venture con Leapmotor promette di accelerare la transizione elettrica dell’auto in Europa.
Leapmotor-Stellantis: quando allearsi col nemico conviene…
Prima di entrare nel merito dell’auto, un cenno sulla partnership che una nota definisce come un’alleanza “strategica, in quote 51/49 guidata da Stellantis, che punta ad accelerare e ampliare le vendite di prodotti ad alta tecnologia a prezzi contenuti di Leapmotor in tutto il mondo – ad eccezione della “Grande Cina” – facendo leva sulle risorse e il know-how commerciale di Stellantis nel mondo”. Le premesse sembrano buone, vedremo gli esiti.
Ma chi è Leapmotor? Nata come azienda tecnologica, fondata nel 2015 da Jiangming Zhu, è una delle aziende cinesi con la più rapida crescita nel settore dei veicoli elettrici che, grazie agli accordi con Stellantis intende entrare in competizione con i marchi cinesi già presenti in Europa (DR, Dfsk, MG, BYD, Omoda…), con l’apertura entro la fine del 2024 di 350 punti vendita (sfruttando la rete Stellantis) e il lancio, nei prossimi tre anni, di almeno un nuovo veicolo elettrico ogni anno, con alcune produzioni realizzate in Europa.
Agile e flessibile (più delle aziende del gruppo Stellantis…), focalizzata dalla nascita sull’auto elettrica accessibile, Leapmotor è nota per la rapidità di implementazione, che nel caso di un nuovo modello auto può passare dall’idea iniziale alla produzione in soli 18-24 mesi.
Autonomia, potenza, dimensioni: la city car elettrica T03 in breve
Per ora la proposta più interessante è certamente la T03, un’auto elettrica pensata per la città, lanciata a prezzi inferiori ai 18mila euro, alternativa all’elettrica Dacia Spring per capirci. Una vettura compatta (è lunga 3 metri e 60) ma con la praticità delle 5 porte, con spazio interno adatto a 4 persone con (pochi) bagagli al seguito, un’autonomia elettrica dichiarata di 265 chilometri (che sale fino a 395 se si guida solo in città). Insomma, la Panda elettrica mai nata…
Per la ricarica possono bastare 30 minuti
Un solo allestimento “full optional”, 3 colori (bianco, argento o blu) e dotazioni di serie che includono persino qualche “lusso”: tetto panoramico, telecamera posteriore con sensori di parcheggio e aria condizionata. Sul design della T03 lasciamo a voi, come sempre. Il resto lo vediamo a breve. La T03 dispone di un motore elettrico con una potenza di 70 kW (95 cavalli) alimentato da una batteria al litio da 37,3 kWh. Sulla ricarica, la T03 è allineata agli standard europei con connettori Tipo 2 e CCS2, un caricatore di bordo da 6,6 kW e una potenza di ricarica massima in corrente continua di 48 kW.
Il tempo di ricarica? Dalla presa di casa circa 3 ore e mezza per andare dal 30 all’80 per cento dell’autonomia, mentre dalle colonnine fast possono bastare anche poco più di 30 minuti. Fra i vantaggi dell’alleanza con Stellantis, la possibilità di accedere al network di colonnine Free2move presente in 29 paesi con oltre 800mila punti di ricarica.
Una telecamera scopre se siete stanchi
Semplice, facile, accessibile. Persino confortevole anche sulle asperità dell’asfalto cittadino. Bingo! La T03 è la risposta a chi cerca un’auto elettrica da città. Si guida facile, con le 3 “solite” modalità di guida (Eco per sfruttare al meglio la frenata rigenerativa, Sport per chi va di fretta, Standard la giusta via di mezzo con la possibilità di variare la sensibilità dello sterzo).
La dotazione in termini di sicurezza include i principali sistemi Adas di assistenza alla guida: controllo di corsia e carreggiata, cruise control adattivo della velocità, avviso di collisione con frenata automatica, riconoscimento dei segnali stradali; molto utili anche le telecamere di riconoscimento facciale per monitorare lo stato di affaticamento e il sistema che avverte della presenza di veicoli negli angoli ciechi e l’avviso di apertura della porta in caso di avvicinamento di ciclisti o altri veicoli.
Sulla T03 niente Apple CarPlay e Android auto, almeno per ora…
Restiamo a bordo della T03. Le finiture sono accettabili, dal sistema di infotainment gestibile dal display centrale da 10,1 pollici si gestiscono tutte le funzioni di bordo, seppur con logiche non sempre intuitive. Mancano Apple CarPlay e Android auto (che potrebbero arrivare nei prossimi mesi), al momento del test drive la radio non mostrava né i canali Dab né il nome delle stazioni in FM, ma ci sono prese Usb, i comandi vocali, con cui regolare la luminosità dello schermo, la radio, il navigatore e altre funzioni. Da remoto, grazie all’app dedicata, si possono aprire e chiudere le portiere, gestire il climatizzatore e preriscaldare la batteria.