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La giunta regionale della Sardegna, presieduta dalla neo governatrice Alessandra Todde, ha approvato lunedì il disegno di legge “Misure urgenti per la salvaguardia del paesaggio, dei beni paesaggistici e ambientali”, che introduce il divieto di realizzare nuovi impianti di produzione e accumulo di energia elettrica da fonti rinnovabili che causano direttamente nuova occupazione di suolo per 18 mesi. Nel testo viene infatti precisato che l’articolo 9 della Costituzione prevede che la Repubblica, e dunque anche le Regioni, siano chiamate ad adoperarsi al fine di garantire la salvaguardia e la tutela dell’ambiente e del paesaggio. Da anni cittadini e network di associazioni sarde si stanno mobilitando contro l’assalto delle multinazionali al territorio dell’isola, i cui Comuni sono stati inondati da richieste di autorizzazione per la realizzazione di pale eoliche e nuovi impianti fotovoltaici. Una battaglia che, nelle ultime settimane, è torna...
Si è ufficialmente concluso il G7 Ambiente, Energia e Clima di Venaria Reale, alle porte di Torino, con la firma dei Paesi più industrializzati del mondo – e dunque più lontani dal raggiungimento di obiettivi di natura ambientale – di un documento finale in cui, tra le altre cose, si manifesta addirittura l’impegno di “eliminare progressivamente la generazione di energia a carbone” entro il 2035. Un’intenzione che, specie alla luce delle performance tutt’altro che encomiabili degli ultimi anni da parte degli attori in gioco sulla questione ambientale, profuma di farsa, e che viene formalizzata nel contesto di un evento andato in scena in un clima di forte repressione, come abitualmente avviene quando vanno in scena proteste e contestazioni. Durante le mobilitazioni, infatti, hanno avuto luogo a più riprese scontri tra la polizia e i manifestanti – respinti con idranti, lacrimogeni e manganelli –, che hanno p...
Molte sono le associazioni che, negli ultimi anni, si sono battute contro il dramma vissuto dagli animali all’interno degli allevamenti intensivi, documentando le violenze a cui in particolare polli e maiali sono spesso soggetti nel corso della loro vita e prima della macellazione. Le violenze, però, riguardano anche altre specie. Lo ha efficacemente dimostrato l’ultima inchiesta di Essere Animali, che ha certificato con materiale video le enormi sofferenze degli animali e le irregolarità nei controlli veterinari all’interno di un allevamento di trote, storioni e anguille della provincia di Treviso. Questo prezioso documento costituisce l’ennesima riprova di quanto il sistema dell’allevamento ittico intensivo sia altamente insostenibile, come molte ricerche e inchieste hanno negli ultimi anni dimostrato ponendo l’accento non solo sulle inaudite sofferenze patite dagli animali, ma anche sulle ricadute ambientali del fenomeno. Le immagini dif...
Ci sono Coca-Cola, Pepsi, Nestlé, Danone e tanti altri. Meno di 60 multinazionali sono responsabili di quasi la metà dell’inquinamento mondiale di plastica, tra cui 6 aziende che da sole rappresentano un quarto del totale: è ciò che emerge da un nuovo studio condotto da un team internazionale di scienziati tra cui alcuni appartenenti ad organizzazioni senza scopo di lucro. La ricerca, già sottoposta a revisione paritaria e pubblicata sulla rivista scientifica Science Advances, si è basata sul lavoro di decine di migliaia di volontari che hanno analizzato da spiagge, parchi e fiumi quasi 2 milioni di rifiuti di plastica raccolti in 84 paesi diversi per un periodo di 5 anni. Si tratta di una ricerca che punterà la lente d’ingrandimento sulla plastica monouso e sulle strategie di riciclaggio delle multinazionali in quanto, secondo le analisi dello studio, esiste una correlazione con diretta proporzionalità tra la produzione annuale di pl...
La Grande Barriera Corallina australiana sta vivendo uno dei peggiori eventi di sbiancamento da quando abbiamo iniziato a monitorarne l’attività e gran parte della fauna mostra già gravi segni di danneggiamento dovuto all’innalzamento delle temperature degli oceani di tutto il mondo. Lo hanno annunciato le autorità australiane, aggiungendo che gli scienziati stanno ancora quantificando l’elevato danno cumulativo e irreparabile derivato dall’evento. Secondo i dati, il fenomeno ha raggiunto profondità dell’oceano da record e la Grande Barriera è stata soggetta ad un livello di stress da calore maggiore rispetto a qualsiasi sei precedenti eventi di sbiancamento di massa. «La Grande Barriera Corallina è un ecosistema incredibile e, sebbene abbia dimostrato più e più volte la sua resilienza, quest’estate è stata particolarmente impegnativa», ha commentato Roger Beeden, il capo scienziato delle autorit...