ambiente
A partire da oggi, se tutta l’umanità consumasse come gli italiani, avremmo terminato le risorse naturali prodotte dalla Terra per tutto il 2024, e staremmo utilizzando quelle previste per il 2025. Il 19 maggio è infatti l’Overshoot Day italiano, ossia quel giorno in cui, mettendo a confronto la biocapacità globale con l’impronta ecologica del nostro Paese, finiremmo virtualmente tutte le risorse disponibili per l’anno corrente. Il giorno di inaugurazione di deficit ecologico è in leggero ritardo rispetto all’anno scorso, in cui l’Overshoot Day italiano era caduto il 15 maggio, ed è comunque meglio di quello dell’Unione Europea, visto che il giorno di sovrasfruttamento è già caduto il 3 maggio. In ogni caso, secondo l’organizzazione internazionale Global Footprint Network, se tutti consumassero come l’Italia, servirebbero più di 2,5 pianeti per soddisfare i nostri consumi annui. L’O...
Una piccola città nel sud dell’Ecuador ha risolto il problema della siccità ricorrendo ad un antico sistema di raccolta dell’acqua piovana utilizzato in passato dagli indigeni dell’era preincaica, i Palta. Stiamo parlando di Catacocha, cittadina ubicata in una provincia nota per le condizioni di aridità al limite dell’estremo. Le piogge compaiono solo due mesi l’anno, tra gennaio e febbraio, e i cambiamenti climatici non stanno facendo altro che esacerbare la cosa. L’inaspettata soluzione è arrivata quindi volgendo uno sguardo al passato, a un antico sistema di lagune artificiali che i popoli nativi utilizzavano per fronteggiare la già allora intensa aridità. Lo storico locale che l’ha scoperto, Galo Ramón, ha convinto gli abitanti di Catacocha ad applicarlo e i risultati sono stati sorprendenti. A distanza di nove anni, il cambiamento avvenuto è visibile. Nel 2005, la comunità ha ricreato, in uno de...
“Le emissioni antropiche di gas serra costituiscono una forma di inquinamento dell’ambiente marino”. È quanto ha stabilito il Tribunale internazionale del diritto del mare (Itlos), un organo indipendente delle Nazioni Unite, in un parere consultivo rilasciato il 21 maggio. Il parere non ha carattere vincolante, ma la decisione ha il potenziale per influenzare la giurisprudenza. In altre parole, la decisione potrà essere usata nei prossimi contenziosi climatici a qualsiasi livello per costringere i governi a migliorare le loro politiche contro la crisi climatica. Il parere arriva in risposta ad un gruppo di piccoli stati insulari particolarmente minacciati dal cambiamento climatico. L’aumento della concentrazione di CO2 in atmosfera comporta che una maggiore quantità reagisca con l’acqua marina, determinando un aumento dell’acidità degli oceani con conseguenze sulla vita marina e sugli equilibri degli ecosistemi assolutamente non t...
Secondo una nuova analisi, i capodogli utilizzano un sistema di comunicazione significativamente più sofisticato di quanto noto in precedenza sfruttando una moltitudine di suoni chiamata “alfabeto fonetico”, la quale per certi versi verrebbe gestita in maniera significativamente simile persino al linguaggio umano. Lo riporta un nuovo studio sottoposto a revisione paritaria, pubblicato su Nature communications e condotto da una squadra di ricercatori tra cui alcuni del team di machine learning del progetto CETI (Cetacean Translation Initiative), la quale ha studiato i suoni di decine di balene registrati ed elaborati da anni. «La ricerca mostra che l’espressività dei richiami è molto più ampia di quanto si pensasse in precedenza», ha commentato Pratyusha Sharma, dottoranda in robotica e apprendimento automatico del Massachusetts Institute of Technology e coautrice, la quale ha aggiunto che i prossimi studi riguarderanno cosa potrebbero eff...
Il ghiacciaio venezuelano Humboldt, anche noto come “la Corona”, si è sciolto molto più rapidamente del previsto. Gli scienziati lo hanno riclassificato come ice field, ovvero nevaio, rendendo verosimilmente il Venezuela il primo Paese al mondo ad aver perso tutti i suoi ghiacciai in tempi moderni. Fino al 2011, il Paese ne ospitava sei nella catena montuosa della Sierra Nevada de Mérida: cinque si sono sciolti proprio quell’anno, lasciando in vita solamente il ghiacciacio Humboldt, collocato vicino alla seconda montagna più alta del Paese, il Pico Humboldt. Ora, anche questo è sparito per sempre. Secondo le previsioni il ghiacciaio – che è passato da avere 337 ettari di ghiaccio nel 1910 a 4 ettari nel 2022 – sarebbe dovuto durare almeno un altro decennio, ma si è sciolto molto più velocemente del previsto, riducendosi a un’area di meno di 2 ettari. Attualmente sta perdendo solo superficie, senza più regi...