ambiente

Rive del fiume rivestite di carcasse e pesci morti visibili attraverso l’acqua: è questa l’immagine descritta da funzionari americani che hanno rivelato che nel fiume Nishnabotna, un affluente del Missouri, una fuoriuscita di fertilizzanti ha spazzato via gran parte della vita acquatica per un tratto di 60 miglia (circa 97 km) causando una strage ed un disastro ambientale. Sarebbero oltre 789.000 i pesci rimasti uccisi in quella che è una tra le fuoriuscite chimiche ecologicamente più devastanti degli ultimi anni nella regione. La maggior parte delle specie coinvolte è di piccole dimensioni, ma tra le carcasse rinvenute sono state trovate anche migliaia di pesci gatto e carpe. Matt Combes, supervisore scientifico dell’unità di salute ecologica per il Dipartimento di Conservazione del Missouri, ha stimato che circa 40.000 pesci sono morti solo all’interno del suo stato, aggiungendo che anche provare a trovare le parole per definire «...

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Giovedì 1 febbraio, la Catalogna ha lanciato l’emergenza siccità, dopo aver vissuto il secondo mese dell’anno più caldo mai registrato nell’area con soglie al di sopra di 0,8 gradi centigradi rispetto alla media di temperatura rilevata dal 1991 al 2020. La decisione è arrivata dall’amministrazione dopo aver constatato una riduzione delle riserve dei bacini idrici al di sotto della soglia del 16% indicata nel Piano Siccità, e ha portato all’applicazione di numerose misure per far fronte alla crisi idrica che sta investendo la regione, e coinvolgendo circa 6 milioni di persone. Tra le misure prese si annoverano la limitazione del consumo di acqua per l’agricoltura, l’industria e l’uso privato nell’ottica di una “crescente pressione per accelerare gli sforzi di adattamento”. Il centro di studi Copernicus sta monitorando la situazione, e ha presentato uno studio per analizzare come la Catalogna si st...

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Nel 2023, il numero di persone che hanno intrapreso un Cammino in Italia ha superato per la prima volta quota 100.000. Il dato arriva dal dossier “Italia Paese di Cammini”, presentato nel corso dell’annuale fiera Fa’ la cosa giusta, organizzata dalla ONLUS Terre di mezzo a Milano, dove l’evento si è svolto tra venerdì 22 e domenica 24 marzo. Il dossier è stato elaborato raccogliendo le risposte di 113 gestori di Cammini che rilasciano credenziali – sorte di passaporti dei camminatori che ne certificano il passaggio da un determinato luogo nel corso dell’Itinerario –, o testimonium – documenti che certificano il completamento di una Via. Lo scenario disegnato dal rapporto è quello di un fenomeno in forte aumento, che conferma la tendenza di crescita degli ultimi anni registrando un incremento non solo nel numero delle persone coinvolte, ma anche nel numero di Cammini strutturati. Il dossier Italia Paese di Cammini...

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Dopo pochissimi giorni dai ritrovamenti effettuati in Cile, dalla Nuova Zelanda è arrivata una nuova boccata d’ossigeno per la biodiversità: una spedizione di 21 scienziati durata tre settimane ha portato alla scoperta di centinaia di potenziali nuove specie marine nelle acque di Bounty trough, una vasta depressione batimetrica sottomarina poco esplorata e localizzata al largo della costa orientale dell’Isola del Sud. Ci sono almeno decine di molluschi, tre pesci, un gambero e un cefalopode mai visti prima e secondo Alex Rogers, il biologo marino a capo della spedizione, il numero di nuove specie potrà superare l’ordine delle centinaia quando i risultati – quasi 1.800 campioni – verranno confermati. La missione è stata guidata da Ocean Census, organizzazione non a scopo di lucro dedicata alla scoperta globale della vita oceanica, dal National Institute of Water and Atmospheric Research (NIWA) e dal Museo della Nuova Zelanda Te Papa Tong...

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La multinazionale petrolifera italiana ENI ha reso noto il proprio piano di sviluppo industriale per gli anni a venire. In particolare, il Cane a sei zampe prevede di aumentare di molto il denaro circolante nell’azienda, fino a 62 miliardi di euro nell’arco del piano quadriennale. Di conseguenza, prevede anche di aumentare, ancora, i propri introiti. In tutto questo e in barba alla tanto decantata transizione energetica, l’elemento centrale resterà l’esplorazione e produzione di combustibili fossili. «La produzione upstream (l’insieme dei processi operativi da cui ha origine l’attività di produzione fossile) – si legge nel documento – è prevista crescere a un tasso medio annuo del 3-4% fino al 2027, estendendo tale crescita di un ulteriore anno rispetto al Piano precedente». Insomma, di nuovo, una strategia industriale in netto contrasto con gli impegni presi dall’Italia e dalla stessa azienda di Stato per i...

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