ambiente

Nell’area di Palau Bontosua, nella porzione sud occidentale dell’isola indonesiana di Sulawesi, tutte le barriere coralline degradate sono state ripristinate in soli quattro anni. A causa del riscaldamento globale e delle attività umane, le barriere coralline della zona erano state praticamente distrutte. Ma ora, grazie ad uno specifico programma di ripristino, stanno crescendo allo stesso ritmo di quelle sane. Per consentire ai coralli di riformarsi, sono state installate delle strutture esagonali in acciaio ricoperte di sabbia, che stabilizzano i detriti e forniscono un habitat per la fauna della barriera. Tuttavia, nonostante si tratti di un ottimo risultato, i ricercatori avvertono che la tecnica utilizzata rappresenta una extrema ratio a cui non bisognerebbe ricorrere in maniera sistematica. Le barriere così restaurate presentano infatti una minore diversità di specie rispetto a quelle sane. A lavorare al progetto è stata un’équipe di sci...

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Venerdì 1 marzo un gruppo di scienziati facente capo all’Acquario del New England ha avvistato al largo delle coste del Massachusetts un esemplare di balena grigia, specie che si credeva estinta nell’Oceano Atlantico da oltre 200 anni. L’avvistamento è stato accolto con grandissimo stupore dal team di ricercatori, che subito dopo il ritrovamento, scettici di quanto avevano visto, hanno continuato a monitorare l’area per essere sicuri di non avere preso un abbaglio. La balena grigia è infatti una specie tipica dell’Oceano Pacifico, che ha smesso di abitare le acque dell’Atlantico nel XVIII secolo. Il ritrovamento, tuttavia, lungi dall’essere una buona notizia, ha fatto pensare al team di scienziati inizialmente entusiasta della scoperta, che possa starsi registrando un cambio delle rotte migratorie a causa del cambiamento climatico. La balena è stata avvistata a circa 30 miglia (l’equivalente di 48 chilometri) a sud dal...

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Di fatto, l’Unione Europea ha introdotto il reato di ecocidio nel diritto comunitario. La nuova direttiva, concordata a novembre dagli organi dell’UE, è stata approvata con 499 voti favorevoli, 100 contrari e 23 astensioni. Ora, chi commette alcuni crimini contro la natura rischia fino a 10 anni di reclusione. Per ecocidio, secondo una delle definizioni esistenti, si intende un illecito a spese di ecosistemi marini e terrestri, alla loro flora e fauna e l’impatto che ne deriva. Nella fattispecie, rientreranno crimini quali il commercio illegale di legname, l’esaurimento delle risorse idriche e le gravi violazioni della legislazione in materia di sostanze chimiche. E ancora: la gestione illecita dei rifiuti pericolosi e dei materiali radioattivi, il commercio illegale di specie selvatiche e la contaminazione delle acque. Chi si macchierà di queste e altre tipologie di reati ambientali – ha reso noto Bruxelles – sarà punibile con la recl...

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Otto mila chilometri di lunghezza e quindici chilometri di larghezza. Sono queste le impressionanti misure della Grande Muraglia Verde, una cintura arborea che l’Unione Africana sta realizzando al fine di contrastare l’avanzata del deserto. L’ambizioso progetto punta ad attraversare in orizzontale il continente africano. Dal Senegal al Gibuti, la linea alberata passerà per 11 nazioni col nobile scopo di contrastare la degradazione ambientale e la povertà della regione. I costi sono stati stimati in circa 33 miliardi di dollari di cui 14 già investiti. A oltre dieci anni dal lancio ufficiale del progetto, è stato ultimato circa il 20% del percorso. Secondo diverse fonti, l’iniziativa sta però già cambiando le cose in meglio. Perché, a dirla tutta, la Grande Muraglia Verde non è solo un’opera finalizzata a mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici. Più che una linea, si tratta infatti di un “mosaico di...

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Dal Tribunale civile di Roma è arrivato lo stop alla prima causa avviata contro lo Stato italiano per inadempienza contro la crisi climatica. In primo grado, infatti, i giudici hanno pronunciato una sentenza secondo cui la causa, frutto della campagna “Giudizio Universale” – portata avanti da 203 ricorrenti tra associazioni e privati cittadini -, è inammissibile per difetto di giurisdizione. Nel nostro Paese, al contrario di quanto accade in altri Stati europei, non esisterebbero infatti tribunali in grado di esprimere un verdetto su questo tema. L’iter processuale era partito dopo un esposto presentato contro lo Stato italiano da 24 associazioni, 17 minori e 162 adulti, che nell’estate del 2021 unirono le forze per chiedere azioni concrete al fine di contrastare il riscaldamento globale. Ora, in seguito al verdetto del Tribunale, i coordinatori della campagna promettono battaglia, anticipando che impugneranno la decisione. I ricorrenti, in parti...

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