ambiente

Situazione siccità sempre più grave: l’unica buona notizia è che le falde acquifere sono state poco intaccate, ma servono investimenti.

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Nella mattinata del 25 luglio gli attivisti di Ultima Generazione si sono introdotti nell’aeroporto di Francoforte, rimasto bloccato per alcune ore.

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Mentre complessivamente nel mondo la superficie delle foreste continua progressivamente a ridursi, in Italia essa cresce senza soluzione di continuità sin dalla fine della Seconda guerra mondiale. Lo ha fatto registrando addirittura un ampliamento del 28% nel trentennio compreso tra il 1985 e il 2015, in cui è passata da 8,7 a 11,1 milioni di ettari. L’Italia risulta così il secondo Paese europeo – preceduto soltanto dalla Spagna – per copertura forestale. Gli ettari di foreste gestite in maniera sostenibile in Italia sono peraltro saliti a quota 980mila nel 2023, con un incremento del +5,9% rispetto all’anno precedente. Come dimostrano le statistiche di Fao-Unep, attualmente la superficie delle foreste nel mondo è pari a un totale di 41 miliardi di ettari, rappresentando il 31% delle terre emerse e contando circa 60mila specie di alberi. Il 54,1% di essa è localizzata tra Stati Uniti, Canada, Brasile, Russia e Cina. Nel globo, negli ult...

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Giovedì 4 aprile L’Institut Paris Région (IPR), una delle più grandi agenzie regionali di urbanistica e ambiente nel continente europeo, ha pubblicato una inchiesta regionale sulla mobilità dei francesi, dalla quale è emerso come ormai la maggior parte dei cittadini preferisca spostarsi in bici piuttosto che in automobile. Nonostante infatti l’auto rimanga il primo mezzo a motore utilizzato nella Regione, con una forte preponderanza nella periferia della città, la maggior parte dei residenti a Parigi fa ormai uso delle due ruote o dei mezzi di trasporto pubblici. Lo studio conferma gli sforzi della capitale francese nel suo lavoro per disincentivare l’utilizzo della macchina e di mezzi di trasporto individuali a motore, che la città porta avanti da anni mediante operazioni tanto mirate quanto più strutturali. L’inchiesta è stata condotta su un campione di 3.337 cittadini francesi tra i 16 e gli 80 anni che tra ottobre...

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In tutto il mondo, sono soltanto 57 le società appartenenti ai settori dell’energia e del cemento responsabili dell’80% delle emissioni di gas climalteranti. Tra queste, c’è anche l’italiana Eni. Lo ha dimostrato, dati alla mano, una ricerca basata sulla piattaforma “Carbon Majors” – database creato nel 2013 da Richard Heede del Climate Accountability Institute, negli USA -, realizzata dal think tank no-profit londinese InfluenceMap. Le statistiche riguardano un lasso temporale molto ampio, che va dal 1854 al 2022, ma il report traccia un focus particolare sul periodo compreso tra il 2016, quando i governi di tutto il mondo hanno sottoscritto gli accordi di Parigi sul clima, fino al 2022. Solo in questa fase, infatti, sono state immesse nell’atmosfera ben 251 miliardi di tonnellate di CO2. Storicamente, le società di proprietà degli investitori rappresentano il 31% di tutte le emissioni tracciate dal database, con le a...

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