siccità
Col ministro Lollobrigida, si sa, l’ultima gaffe è sempre la penultima. Nel senso che il titolare del Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, nonché cognato della premier Giorgia Meloni, ne sforna di continuo. Ma quella del 10 maggio, pronunciata alla seduta di question time del Senato, secondo la quale “per fortuna la siccità quest’anno ha colpito alcune zone del Sud e la Sicilia in particolare", merita particolare attenzione. Innanzitutto perché, come ricorda Il Foglio, la mancanza d’acqua si ripercuote sull’agricoltura in generale e specificamente sulla viticoltura, forse il settore che sta più a cuore a Lollobrigida, nonché sul foraggio e quindi sugli allevamenti, come sottolineato da Coldiretti, l’associazione più ascoltata dal ministro. Ma soprattutto perché la siccità segue la “linea della palma”. L’espressione fu inventata da Leonardo Sci...
La Namibia ucciderà almeno 700 tra ippopotami, elefanti, bufali, zebre e altri animali selvatici per contrastare la grave siccità che sta mettendo in ginocchio il Paese. Lo Stato ha iniziato l’abbattimento degli animali selvatici per nutrire le popolazioni affamate a causa della carenza di piogge, che sta provocando una scarsità nei raccolti, in quella che è stata definita come la più grave siccità nella storia recente del Paese africano. Finora sono stati già abbattuti più di 260 animali per fornire carne a migliaia di persone e ridurre la pressione sulle risorse di pascolo e idriche, già gravemente compromesse dalla siccità. Complessivamente, cacciatori professionisti sono stati incaricati di abbattere 30 ippopotami, 83 elefanti, 60 bufali, 100 gnu e altrettanti antilopi, 300 zebre e 50 impala. L’abbattimento degli animali è stato annunciato dal Ministero dell’Ambiente di Windhoek giovedì 26 agosto, e fa pa...
Nell’isola l’inverno non ha portato le piogge che si sono viste nel resto del Paese, prolungando una sofferenza idrica a causa della quale è stato dichiarato la stato di calamità naturale
Giovedì 1 febbraio, la Catalogna ha lanciato l’emergenza siccità, dopo aver vissuto il secondo mese dell’anno più caldo mai registrato nell’area con soglie al di sopra di 0,8 gradi centigradi rispetto alla media di temperatura rilevata dal 1991 al 2020. La decisione è arrivata dall’amministrazione dopo aver constatato una riduzione delle riserve dei bacini idrici al di sotto della soglia del 16% indicata nel Piano Siccità, e ha portato all’applicazione di numerose misure per far fronte alla crisi idrica che sta investendo la regione, e coinvolgendo circa 6 milioni di persone. Tra le misure prese si annoverano la limitazione del consumo di acqua per l’agricoltura, l’industria e l’uso privato nell’ottica di una “crescente pressione per accelerare gli sforzi di adattamento”. Il centro di studi Copernicus sta monitorando la situazione, e ha presentato uno studio per analizzare come la Catalogna si st...
Lo scorso anno le temperature registrate nel nostro Paese sono state superiori di 1,23°C rispetto alla media 1991-2020