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A ricordarsi la prima Ford Capri oggi è certamente la generazione dei baby boomer, quelli che nel 1969, l’anno del primo uomo sulla Luna, del leggendario Festival di Woodstock e dei primi aerei Boeing 747, avevano già la patente. Quando appare per la prima volta al salone dell’auto di Bruxelles la pubblicità la presenta come The car you always promised yourself, come dire l’auto dei sogni, quella che ti sei sempre promesso.
E in effetti il successo è notevole. I numeri parlano di più di 1,8 milioni di Ford Capri vendute, soprattutto in Inghilterra e in Germania, dove lo stabilimento tedesco Ford di Colonia produrrà la Capri per un periodo di 17 anni e tre generazioni, fino al 1986, quando cessa la produzione. Oggi la Ford Capri rinasce, da coupé diventa suv, ma soprattutto la Capri diventa elettrica. Solo elettrica.
Ford Capri, la sportiva “pop” che ha fatto innamorare gli inglesi
In Inghilterra, dove la chiamano Caprì, con l’accento sulla ì, è un’auto molto amata, per molti un’auto sportiva ma accessibile, gratificante, capace di offrire un piacere di guida notevole per quegli anni, soprattutto le versioni con il motore V6, come la RS2600. Insomma, anche grazie a quell’idea di coupé accessibile, al design ispirato all’iconica Mustang, in breve la Capri si conquista un posto di rilievo fra le sportive d’Europa, numerose vittorie anche in ambito sportivo, sui circuiti di Spa, in Belgio e Zandvoort, nei Paesi Bassi, dove la Capri ottiene importanti successi.
Oggi, quasi quarant’anni dopo, la Ford Capri rinasce elettrica. Dell’originale coupé sono rimasti solo alcuni timidi tratti, rintracciabili nel frontale e nella parte posteriore spiovente, forse l’unico omaggio concreto alla coupé degli anni Sessanta. Ma l’errore sarebbe cercare le affinità, meglio concentrarsi sulle differenze. E se in molti hanno accolto il passaggio all’elettrico di Capri come un importante passo evolutivo del marchio, la non facile “transizione” (almeno del nome) da coupé a Suv, in Inghilterra ha aperto un vivace dibattito fra gli appassionati del marchio.
Capri: un nuovo, elettrizzante capitolo nella sua storia
Insomma, la Ford Capri è stata per l’Inghilterra e la Germania come la Fiat 124 Sport Coupé per noi, un sogno accessibile e con un design indimenticato. “Oggi, quell’icona torna, più affascinante che mai, seguendo le orme di un’altra leggenda Ford che ha saputo reinventarsi: Mustang” cita una nota Ford. “E come Mustang Mach-E ha portato il mito della pony car nell’era elettrica, così la nuova Capri è pronta a stupire l’Europa, aprendo un nuovo, elettrizzante capitolo nella sua storia”.
Un’auto che “oggi vive il presente con coraggio e personalità, diventando un Suv elettrico sportivo ma elegante e quasi impertinente”, ha commentato Fabrizio Faltoni, amministratore delegato Ford Italia. La storia riparte là dove è finita, da quella fabbrica di Colonia (oggi molto evoluta e trasformata in un hub produttivo dedicato all’elettrico) dove la Capri è stata prodotta fino al 1986.
Dimensioni, autonomia, versioni e prezzi
Come anticipato, oggi la Ford Capri è un Suv elettrico, lungo 4 metri e 63, larghezza 1 metro e 87, pesante oltre 2 tonnellate. La trazione può essere solo sulle ruote posteriori o integrale, con uno o due motori elettrici e potenze fino a 340 cavalli. Due per ora le batterie disponibili, da 77 o 79 kWh, mentre una versione “base” da 52 kWh si aggiungerà. L’autonomia dichiarata va da 572 a 627 chilometri, mentre per i tempi di ricarica la Casa dichiara meno di 30 minuti per passare dal 10 all’80 per cento dell’autonomia alle colonnine rapite, fino a 185 kW di potenza. Il listino parte da 42.750 per la versione base, in vendita nel 2025, mentre la versione già disponibile (quella da 286 cavalli) parte da 51.500 euro. Con il debutto della Capri diventano così tre i modelli elettrici nel listino Ford: Mach-e, Explorer e, appunto, la nuova Capri.