ValigiaBlu

di Alia Alex Čizmić Il 4 marzo in una zona boscosa nei pressi di Saborsko, un villaggio croato a circa 40 km dal confine con la Bosnia Erzegovina, un migrante di nazionalità ancora sconosciuta ha perso la vita dopo essersi imbattuto in una mina antiuomo. Secondo Andreja Lenard, portavoce della polizia di Karlovac, regione amministrativa a cui appartiene Saborsko, altre quattro persone, di cui due pakistani, sono rimaste ferite. Una sarebbe in pericolo di vita. Quella mina fatale era una delle circa 17mila ancora presenti in Croazia, stando ai dati del Ministero dell’Interno croato. Saborsko, vittima di un massacro in cui furono brutalmente uccise 29 persone il 12 novembre 1991 durante la guerra che ha portato alla dissoluzione della Jugoslavia, è uno dei 46 comuni contaminati. Il problema delle mine inesplose riguarda anche la Bosnia Erzegovina, dove 617 persone sono morte accidentalmente o in operazioni di sminamento dalla fine della guerra. Il Centro di Rim...

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Il round-up settimanale sulla crisi climatica e i dati sui livelli di anidride carbonica nell'atmosfera. Le temperature estreme di questa estate, la siccità, gli incendi, le frane e le grandi piogge, e l’impennata del prezzo del gas e dell’elettricità, hanno posto al centro della discussione pubblica le questioni energetiche e climatiche. Ma se la crisi energetica ha catalizzato l'attenzione della politica, il clima resta un tema che fatica a essere protagonista in questa "campagna elettorale estiva". Eppure, sottolineavano gli attivisti di Fridays for Future a fine luglio, "queste sono le prime elezioni climatiche del nostro paese". Ai primi di agosto la Società Italiana per le Scienze del Clima ha pubblicato una lettera aperta (arrivata a quasi 220mila sottoscrizioni) in cui ha chiesto ai partiti politici italiani azioni forti di adattamento e mitigazione per combattere la crisi climatica. Il think tank ECCO ha analizzat...

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Migranti picchiati da agenti di polizia croata a volto coperto e costretti con la forza a ritornare oltre il confine in Bosnia. È il quadro che emerge dalle testimonianze e dai video riportati in un articolo pubblicato lo scorso 18 novembre da Der Spiegel che ricostruisce il tentativo di diverse persone in fuga dai propri paesi di attraversare il confine tra Bosnia e Croazia per raggiungere l'Europa occidentale. For years, asylum-seekers have been claiming abuse at the hands of Croatian border police, with some reporting beatings and electric shocks. For the first time, videos in combination with reporting by DER SPIEGEL have confirmed some of these reports. https://t.co/JyiWoX9s8i — SPIEGEL English (@SPIEGEL_English) November 18, 2020 Der Spiegel racconta quanto successo a "Ibrahim", un giovane pakistano partito due anni fa dal Kashmir, in base alle sue parole e a verifiche indipendenti: in una fredda giornata di fine marzo, insieme ad altri migra...

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Il Senato approva il disegno di legge contro gli attivisti climatici Aggiornamento 14 luglio 2023: Il Senato ha approvato un disegno di legge per punire con pene più severe danneggiamento, deturpamento, imbrattamento e uso illecito di beni culturali e paesaggistici. La proposta è del ministro Sangiuliano ma assorbe altri progetti di legge proposti da Lega e Fratelli d’Italia nei mesi scorsi. Il disegno di legge, che deve ancora passare al vaglio della Camera, prevede, in aggiunta alle sanzioni penali, un’autonoma sanzione amministrativa irrogata dal prefetto per una somma tra i 20mila e i 60mila euro. Sono poi modificati il reato di danneggiamento (art. 635 c.p.) e quello di deturpamento o imbrattamento di cose altrui (art. 639 c.p.). Per il primo, all’aggravante già prevista dal decreto Salvini-bis per il caso in cui il danneggiamento sia commesso durante una manifestazione in luogo pubblico o aperto al pubblico, si aggiunge una multa da 10mila euro....

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Atene, Grecia. Primo caso registrato di COVID-19 tra i migranti. È una donna diciannovenne risultata positiva al test l'ultima settimana di marzo, quando è stata ricoverata in ospedale per dare alla luce il suo bambino. La giovane mamma vive nel campo profughi di Ritsona, sulla terraferma, situato a circa 70 chilometri a nord di Atene, che ospita 2.300 persone (di cui 252 minori non accompagnati) e che è stato messo in quarantena giovedì scorso per almeno due settimane, dopo l'esito positivo dei risultati del test a cui sono stati sottoposti 20 migranti asintomatici (diventati poi 23). Leggi anche >> Covid-19 ed emergenza sanitaria: è fondamentale proteggere i diritti e la salute di migranti e rifugiati I funzionari sanitari stanno indagando sulla fonte dell'infezione e testando molti residenti del campo per stabilire quanti abbiano contratto il virus. Il ministero della Migrazione greco ha annunciato che gli spostamenti saranno fortemente limitati...

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