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Giovedì 4 aprile L’Institut Paris Région (IPR), una delle più grandi agenzie regionali di urbanistica e ambiente nel continente europeo, ha pubblicato una inchiesta regionale sulla mobilità dei francesi, dalla quale è emerso come ormai la maggior parte dei cittadini preferisca spostarsi in bici piuttosto che in automobile. Nonostante infatti l’auto rimanga il primo mezzo a motore utilizzato nella Regione, con una forte preponderanza nella periferia della città, la maggior parte dei residenti a Parigi fa ormai uso delle due ruote o dei mezzi di trasporto pubblici. Lo studio conferma gli sforzi della capitale francese nel suo lavoro per disincentivare l’utilizzo della macchina e di mezzi di trasporto individuali a motore, che la città porta avanti da anni mediante operazioni tanto mirate quanto più strutturali.
L’inchiesta è stata condotta su un campione di 3.337 cittadini francesi tra i 16 e gli 80 anni che tra ottobre 2022 e aprile 2023 hanno accettato di equipaggiarsi di GPS per sette giorni consecutivi. Secondo l’IPR l’inchiesta confermerebbe “le grandi costanti della mobilità francese”. A quanto risulta, la maggior parte dei parigini si sposterebbe per motivi di lavoro, specialmente se si guarda il solo caso degli operai, che solo in un terzo dei casi non si muovono per ragioni lavorative. Per quanto riguarda il mezzo negli spostamenti “necessari”, la macchina resta quello più utilizzato da coloro che abitano fuori città, con un tasso di occupazione di veicolo di 1,04 per i casi di spostamento casa-lavoro, ma coloro che risiedono in zone più centrali prediligono l’utilizzo dei mezzi pubblici. Nello specifico, il 45% delle persone si sposterebbe da casa a lavoro su mezzi di trasporto pubblico, contro il 33% che invece utilizzerebbe la macchina; tali percentuali sono molto più direzionate se si parla di studenti, che nel 67% dei casi si spostano a bordo dei mezzi per andare a studiare. Per quanto riguarda gli spostamenti “non necessari”, lo studio rileva che la maggior parte dei parigini preferisce muoversi a piedi, tanto che il 44% dei cittadini che abitano in zone più centrali si sposta camminando; analoga la situazione anche nelle zone più periferiche, dove tuttavia le persone che si spostano a piedi per motivi personali sono pari al 33%. Generalmente parlando, invece, ovvero guardando tanto gli spostamenti non necessari quanto quelli necessari, lo studio sostiene che “i parigini utilizzano più la bici che la macchina”.
Il dato rilevato da IPR è in linea con la tendenza parigina che vede la città impegnata da anni nella promozione della mobilità sostenibile. A tal proposito Parigi ha introdotto il limite di 30 chilometri orari in tutta la città, provando a ripensare organicamente le proprie strade per garantire una mobilità sempre meno pensata per le macchine. Inoltre, a inizio febbraio, l’amministrazione ha introdotto una nuova regola, approvata dai cittadini tramite referendum, che triplica il prezzo dei parcheggi per i SUV, di fatto limitandone l’accesso in città. In generale Parigi sta tentando di farsi portatrice di misure dal carattere strutturale per incentivare l’uso di mezzi più sostenibili negli spostamenti, così come stanno facendo altre città europee. A tal proposito basterebbe pensare a Londra, città 30 su oltre il 50% delle strade e dotata di 72 stazioni metropolitane per 11 linee, pari a 402 chilometri di ferrovia.
Per ciò che riguarda le bici, esempio cardine di grande città in cui essa risulta il mezzo di locomozione più utilizzato è certamente Amsterdam, che con i suoi 400 chilometri di ciclabile è nota per essere una delle città più a misura di bici del mondo, tanto che si stima la presenza di oltre 880.000 biciclette in città; sempre per quanto concerne la mobilità su due ruote, risulta particolarmente popolata da bici anche Copenaghen, che con i suoi 350 chilometri di pista ciclabile e mezzo milione di biciclette stimate, avrebbe circa una bicicletta per abitante. In generale, secondo il Global Bicycle Cities Index, in Nord Europa ci sarebbero la maggior parte delle città più “bike friendly” al mondo, tanto guardando i piccoli centri, quanto le grandi città. In Italia secondo un recente sondaggio IPSOS, l’utilizzo della bicicletta parrebbe in crescita, ma come rileva Legambiente, il Paese è ancora in alto mare per parlare di mobilità sostenibile, e necessita di interventi strutturali.
[di Dario Lucisano]