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Siamo nella Francia degli anni Settanta, il mercato delle auto compatte è dominato fondamentalmente da due modelli, Renault 4 e Citroën 2CV. Nel 1967, Pierre Dreyfus, l’allora direttore di Renault, chiede ai suoi ingegneri di ideare una piccola automobile destinata a un pubblico il più vasto possibile. “La nuova vettura dovrà essere una “voiture à vivre” si legge negli archivi, “un’auto per tutte le stagioni, per le vacanze e per il lavoro, per i giorni feriali e per i fine settimana, per la città e per la campagna”. Bisognerà aspettare il 1972 per vedere la prima Renault 5. Piccola, versatile, “geniale ed elegante” la definisce la stampa.
Per tutti più semplicemente R5, riconoscibile anche per le accese cromie delle carrozzerie gialle, arancioni, blu, la prima versione ha la trazione anteriore e motori molto economici, con una cilindrata che oggi fa sorridere, (782 o 956 cc); forse l’innovazione più immediatamente visibile è il design dei paraurti in poliestere, capaci di resistere agli urti fino a 7 km/h. Dal 1974 la Renault 5 ottiene un enorme successo commerciale, a lungo l’auto più venduta in Europa dopo la Fiat 127, la seconda auto più venduta nel mondo nel 1980. Una storia di successi durata fino al 1996, quando cessa la produzione dell’ultima evoluzione, la Supercinque. Oggi, quella storia riprende da un nuovo capitolo.
2024, riparte da qui il nuovo capitolo (elettrico) della Renault 5
26 febbraio, Ginevra, salone dell’auto (per chi è interessato la rassegna rimarrà aperta fino al 3 marzo). Riparte da qui, 28 anni dopo l’uscita di scena del modello originale, la storia della city car francese, quella Renault 5 E-Tech Electric pronta a diventare “un’icona pop capace di rendere popolari le auto elettriche in Europa”, almeno secondo gli obiettivi del marchio francese. Il Dna è rimasto: avanguardia, versatilità, economia (in vendita da fine 2024, costerà meno di 25mila euro, un prezzo destinato a diventare davvero accessibile sfruttando gli incentivi auto 2024, in attesa di conferma a marzo). Insomma, la Renault 5 rinasce elettrica ma non tradisce il suo spirito, quello che l’ha resa popolare negli anni Settanta e Ottanta.
Passata indenne (o quasi…) fra crisi petrolifere e cambiamenti di stili di vita, oggi evidentemente è tutta un’altra cosa. Solo elettrica, sempre compatta e adatta soprattutto alla città, prodotta in Francia, progettata e costruita con un occhio di attenzione all’efficienza energetica, alla sostenibilità e all’economia circolare, la Renault 5 elettrica è costruita su una nuova piattaforma dedicata ai veicoli a “zero” emissioni di piccole dimensioni. “Renault 5 E-Tech Electric non è un’auto come le altre. Considerate le trasformazioni che si stanno verificando nel nostro settore, sono convinto che quest’auto aprirà una nuova strada per Renault”, ha dichiarato Luca de Meo, Ceo gruppo Renault.
Tre potenze e fino a 400 chilometri l’autonomia elettrica
Pensata soprattutto per la città, la Renault 5 elettrica è disponibile in più versioni di motorizzazioni e batterie, con livelli di potenza fino a 110 kW e autonomia fino a 400 chilometri. Due le batterie disponibili, da 52 kWh (l’unica opzione al momento del lancio, le altre saranno introdotte successivamente al lancio) e da 40 kWh, in questo caso l’autonomia elettrica scende fino a 300 chilometri. Tre i livelli di potenza: 110 kW (150 cavalli), 90 kW (120 cavalli) o 70 kW (95 cavalli), con prestazioni che, nella versione più potente si annunciano interessanti: accelerazione da 0 a 100 km/h in meno di 8 secondi, da 80 a 120 km/h in meno di 7 secondi e una velocità massima di 150 km/h.
I vantaggi della ricarica bidirezionale
Ormai non è più una novità e sarà sempre una caratteristica presente sui nuovi modelli di auto elettrica. Parliamo della ricarica bidirezionale, ossia della possibilità, presente anche sulla nuova Renault 5 di un sistema V2L (vehicle-to-load) che permette di collegare all’auto dispositivi esterni da ricaricare, oppure di cedere energia dalla batteria dell’auto alla rete elettrica di casa (a patto che sia predisposta e che i contratti lo consentano).
Quanto ai tempi di ricarica, la R5 elettrica se si utilizza una colonnina in corrente alternata da 11 kW, nel caso della batteria da 52 kWh passa dal 10 al 100 per cento di autonomia in 4 ore e mezza, (calcolate un’ora meno per la batteria da 40 kWh). Come sempre i tempi si riducono alle colonnine pubbliche fast charge (in questo caso con potenze fino a 100 kW), dove potrebbero bastare (nei casi migliori) 30 minuti per passare dal 15 all’80 per cento di ricarica.
La Renault 5 è rimasta “pop”, anche nelle dimensioni
Chi l’ha disegnata l’ha definita frutto del “retro-futurismo”: “Colori pop, fari dallo sguardo sbarazzino, luci posteriori verticali, parafanghi scolpiti, profili del tetto colorati, griglia del cofano (dal quale è possibile vedere da fuori lo stato di carica della batteria); la Renault 5 elettrica forse non ha lo stesso fascino dell’originale, ma di certo ha personalità. Come sempre lasciamo a voi le considerazioni sul design. Ovvio, le esigenze in termini di sicurezza, aerodinamica, efficienza, sono profondamente cambiate rispetto agli anni Settanta.
Le dimensioni sono rimaste abbastanza compatte (è lunga 3 metri e 92 centimetri, un incremento ragionevole rispetto ai 3 metri e 50 del 1972), il pianale piatto e il passo lungo (2,54 metri fra le ruote davanti e quelle dietro) regalano una buona abitabilità, con un discreto spazio per chi viaggia dietro e per i bagagli (entrambi non aspetti essenziali per un’auto pensata soprattutto per la città). Fra le curiosità, la possibilità di trainare un rimorchio fino a 500 kg.
Colorata fuori, in jeans dentro
A bordo, dove la rivoluzione è tangibile, la Renault 5 E-Tech non rinuncia al grande schermo touch screen da 10 pollici, con interfaccia grafica che hanno mantenuto qualcosa di pop, colorato, allegro. Il compositore Jean-Michel Jarre ha curato i segnali sonori di bordo, ma anche la “voce” esterna avvertibile dai pedoni della Renault 5 elettrica (Vehicle sound for pedestrians), un obbligo su tutte la auto elettriche quando circolano a meno di 30 km/h. Fuori i colori sono rimasti “pop”, belli soprattutto i pastello giallo e verde, mentre dentro torna il tessuto jeans: robusto, riciclato, nelle versioni Techno riveste i sedili, la plancia e i pannelli interni delle porte.
Un esempio virtuoso di circolarità
Il costruttore francese sottolinea come la sostenibilità di questo modello passi anche da una catena del valore e da un impegno in termini di economia circolare; in particolare una nota riporta come “Renault 5 E-Tech Electric raggiungerà un tasso di riciclabilità totale dell’85 per cento e sarà composta per il 22 per cento da materiali provenienti dall’economia circolare, tra cui 41 chili di polimeri riciclati”, tra cui tessuti dei sedili, volante e isolamento interno, quest’ultimo realizzato con materiali di origine biologica.